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L’UNIONE FA LA FORZA: IL CO-BRANDING

Se è vero che ogni brand finalizza la propria attività e le proprie strategie alla conoscenza (brand awareness) e successivamente alla vendita dei propri prodotti/servizi, è pur vero che l’unione fa la forza.

 

L’unione di più brand è denominata strategia di co-branding nel momento in cui due o più imprese decidono di collaborare in vista della realizzazione di uno specifico prodotto o linea produttiva. Le strategie messe in atto, in questo caso, si dicono congiunte poiché il marketing intrapreso prevede una commercializzazione che andrà ad avvantaggiare entrambe le marche interessate alla collaborazione.

 

Il vantaggio reciproco riguarda l’aumento di vendite derivate dall’offerta di maggiori benefici, tanto che l’alleanza viene solitamente instaurata tra marchi che hanno un filo coerente da seguire: stessi valori, stessa mission o vision aziendale, stesso target di consumatori o linea merceologica.

I motivi che spingono all’avvio di una collaborazione sono diversi: aumento del budget, trasmissione di un’immagine inedita del brand, esplorazione di un nuovo potenziale raggio di consumatori, aumento della brand awareness.

 

  • Il co-branding strategico è proiettato ad una visione a medio-lungo termine, tanto da creare un “prodotto ibrido” agli occhi del consumatore, il quale difficilmente ricorderà di avere a che fare con una collab (vedi cioccolata Milka Oreo).

 

Molto spesso, però, il fine della collaborazione è quello di attrarre il consumatore proprio per la particolarità dell’abbinamento.

  • In questo caso si parla di co-branding tattico, la cui prospettiva è a breve termine (la famosa limited edition), apporta benefici di breve periodo e punta tutto sull’effetto sorpresa agli occhi del consumatore. La conseguenza è una condivisione mediatica di non poca rilevanza ed il posizionamento di entrambe le marche su una fetta di mercato ben precisa.

 

Sono numerosi i casi eclatanti di co-branding tattico (CocaCola X Moschino, GCDS X Barilla, Dolce&Gabbana X Baci Perugina, ecc.) e un esempio emblematico è quello nato tra il pastificio Rummo e la casa di moda FENDI. 

Nonostante apparentemente le due aziende sembrano non avere nulla in comune su cui effettuare una collaborazione, in realtà, indagando tra gli aspetti più profondi, si scoprono alcune caratteristiche in cui si rivedono perfettamente entrambe, tra queste: Made in Italy, alta qualità, artigianalità, passione e cura dei dettagli.