Con il termine “tone of voice” solitamente si indica il modo in cui un brand comunica con i suoi clienti o, in genere, con il pubblico.
Il tono di voce con cui si propone un contenuto aziendale, sebbene dipenda dal canale comunicativo adottato, deve sempre seguire un fil rouge che dia un’idea coerente di brand identity.
Le tre macroaree in cui si distingue il ToV sono:
- tono freddo: profondamente serioso ed istituzionale;
- tono caldo: ironico, colloquiale ed amichevole;
- tono neutro: professionale e distaccato.
Il Tono di Voce (il cui acronimo è ToV) risulta di particolare importanza per due motivi:
- Riconoscimento
Con il riconoscimento si intende la memorabilità che il brand acquisisce a lungo termine. In un mare di competitors, riuscire a comunicare in maniera efficace e distintiva con tutti i possibili acquirenti è una delle carte vincenti per differenziarsi.
- Posizionamento
Il modo di comunicare serve a rendere memorabile l’identità della marca. Il ToV, in questo caso, traduce in parole i valori della marca ottimizzando l’immagine finale, il posizionamento nel mercato e, conseguentemente, la reputazione.
Nel momento in cui l’utente si identifica nello stile e nella voce del brand, riesce ad instaurare una relazione con quest’ultimo sentendosi così maggiormente coinvolto e propenso ad instaurare una relazione, si spera, duratura.
Un modo per poter definire il proprio tono di voce è quello di analizzare i contenuti passati e scoprire il tipo di riscontro avuto dall’utenza. Molto spesso però questo non basta.
Riuscire a tradurre in parole i valori aziendali è un lavoro tutt’altro che scontato: la perfetta coerenza tra identità, valori e contenuti è frutto di una lunga ricerca in grado di diminuire la distanza tra brand e persone.