{"id":5290,"date":"2022-06-17T09:13:17","date_gmt":"2022-06-17T09:13:17","guid":{"rendered":"https:\/\/wezem.it\/?p=5290"},"modified":"2022-06-17T09:15:14","modified_gmt":"2022-06-17T09:15:14","slug":"lunione-fa-la-forza-il-co-branding","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/wezem.it\/lunione-fa-la-forza-il-co-branding\/","title":{"rendered":"L\u2019UNIONE FA LA FORZA: IL CO-BRANDING"},"content":{"rendered":"\t\t
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Se \u00e8 vero che ogni brand finalizza la propria attivit\u00e0 e le proprie strategie alla conoscenza (<\/span>brand awareness<\/span><\/i>) e successivamente alla vendita dei propri prodotti\/servizi, \u00e8 pur vero che l\u2019unione fa la forza.<\/span><\/p>

\u00a0<\/p>

L\u2019unione di pi\u00f9 brand \u00e8 denominata strategia di <\/span>co-branding<\/span><\/i> nel momento in cui due o pi\u00f9 imprese decidono di collaborare in vista della realizzazione di uno specifico prodotto o linea produttiva. Le strategie messe in atto, in questo caso, si dicono <\/span>congiunte<\/b> poich\u00e9 il marketing intrapreso prevede una commercializzazione che andr\u00e0 ad avvantaggiare entrambe le marche interessate alla collaborazione.<\/span><\/p>

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Il <\/span>vantaggio reciproco<\/b> riguarda l\u2019aumento di vendite derivate dall\u2019offerta di maggiori benefici, tanto che l\u2019alleanza viene solitamente instaurata tra marchi che hanno un filo coerente da seguire: stessi valori, stessa mission o vision aziendale, stesso target di consumatori o linea merceologica.<\/span><\/p>

I motivi che spingono all\u2019avvio di una collaborazione sono diversi: aumento del budget, trasmissione di un\u2019immagine inedita del brand, esplorazione di un nuovo potenziale raggio di consumatori, <\/span>aumento della brand awareness.<\/span><\/p>

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  • Il <\/span>co-branding strategico<\/b> \u00e8 proiettato ad una visione a medio-lungo termine, tanto da creare un \u201cprodotto ibrido\u201d agli occhi del consumatore, il quale difficilmente ricorder\u00e0 di avere a che fare con una collab (vedi cioccolata Milka Oreo).<\/span><\/li><\/ul>

    \u00a0<\/p>

    Molto spesso, per\u00f2, il fine della collaborazione \u00e8 quello di attrarre il consumatore proprio per la particolarit\u00e0 dell’abbinamento.<\/span><\/p>

    • In questo caso si parla di <\/span>co-branding tattico<\/b>, la cui prospettiva \u00e8 a breve termine (la famosa <\/span>limited edition<\/span><\/i>), apporta benefici di breve periodo e punta tutto sull\u2019<\/span>effetto sorpresa<\/span><\/i> agli occhi del consumatore. La conseguenza \u00e8 una condivisione mediatica di non poca rilevanza ed il posizionamento di entrambe le marche su una fetta di mercato ben precisa.<\/span><\/li><\/ul>

      \u00a0<\/p>

      Sono numerosi i casi eclatanti di co-branding tattico (CocaCola X Moschino, GCDS X Barilla, Dolce&Gabbana X Baci Perugina, ecc.) e un esempio emblematico \u00e8 quello nato tra il pastificio Rummo e la casa di moda FENDI.\u00a0<\/span><\/p>

      Nonostante apparentemente le due aziende sembrano non avere nulla in comune su cui effettuare una collaborazione, in realt\u00e0, indagando tra gli aspetti pi\u00f9 profondi, si scoprono alcune caratteristiche in cui si rivedono perfettamente entrambe, tra queste:<\/span> Made in Italy, alta qualit\u00e0, artigianalit\u00e0, passione e cura dei dettagli.<\/span><\/p>\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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