{"id":4895,"date":"2022-01-14T11:34:07","date_gmt":"2022-01-14T11:34:07","guid":{"rendered":"https:\/\/wezem.it\/?p=4895"},"modified":"2022-01-14T12:21:21","modified_gmt":"2022-01-14T12:21:21","slug":"5-errori-da-non-fare-con-le-facebook-ads","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/wezem.it\/5-errori-da-non-fare-con-le-facebook-ads\/","title":{"rendered":"5 ERRORI DA NON FARE CON LE FACEBOOK ADS"},"content":{"rendered":"\t\t
\n\t\t\t\t\t\t\t\t\t
\n\t\t\t\t\t\t
\n\t\t\t\t\t
\n\t\t\t
\n\t\t\t\t\t\t\t\t
\n\t\t\t\t
\n\t\t\t\t\t\t\t

Il mondo delle Facebook Ads necessita di competenza, tempo e budget<\/strong>. Vediamo 5 errori da non commettere:<\/p>\n

1. Vendere a freddo, aspettandosi risultati immediati <\/strong><\/p>\n

    Su Facebook si lavora su tutti quegli utenti che mostrano un interesse verso un brand, ma non \u00e8 detto che siano pronti all’acquisto quando vengono raggiunti dalle inserzioni.
    E\u2019 importante quindi creare un funnel di conversione<\/strong>, un percorso strategico per portare l’utente ad avvicinarsi per gradi al brand, fino a generare la conversione.<\/ol><\/p>\n

    2. Non utilizzare pubblici personalizzati<\/strong><\/p>\n

      Su Facebook si tende a destinare le campagne ad un pubblico freddo, creato mediante interessi e comportamenti. Il pannello gestione inserzioni consente di creare dei pubblici personalizzati<\/strong> con quegli utenti che hanno gi\u00e0 avuto un primo contatto con il brand: tramite la pagina Facebook, rilasciando i propri dati o visitando il sito web. Con questo strumento \u00e8 possibile intercettare un target pi\u00f9 interessato<\/strong> con degli annunci mirati<\/strong>, avendo maggiore probabilit\u00e0 di raggiungere la persona giusta nel momento giusto.<\/ol><\/p>\n

      3. Non installare correttamente il pixel di Facebook<\/strong><\/p>\n

        E\u2019 uno strumento molto importante per creare target sempre pi\u00f9 specifici. Il pixel<\/strong> \u00e8 una stringa di codice che permette di tracciare tutti i movimenti degli utenti<\/strong>. Avendo questi dati si possono fare campagne di retargeting<\/strong> sempre pi\u00f9 performanti, raggiungendo, per esempio, utenti che hanno aggiunto prodotti al carrello o che lo hanno abbandonato.<\/p><\/ol>\n

        4. Sottovalutare la fase di testing<\/strong><\/p>\n

          Prima di investire tutto il budget a disposizione \u00e8 importante destinare una parte per capire cosa performa meglio. E\u2019 consigliabile testare e analizzare uno alla volta i seguenti elementi:<\/p>\n
            \n
          • \n
              \n
            • l’obiettivo della campagna<\/li>\n
            • il target degli annunci<\/li>\n
            • i posizionamenti<\/li>\n
            • la creativit\u00e0 dell\u2019inserzione<\/li>\n
            • il copy dell\u2019annuncio<\/li>\n<\/ul>\n<\/li>\n<\/ul><\/ol>\n

              5. Non monitorare le campagne<\/strong><\/p>\n

                Far partire e terminare una campagna senza il giusto controllo potrebbe rivelarsi una perdita di denaro<\/strong>. Alcune inserzioni, specie se rivolte ad un target locale<\/strong>, possono portare un aumento dei costi per risultato ed essere meno performanti, perch\u00e9 il pubblico ha gi\u00e0 fatto l’azione richiesta. Accorgersi in tempo dell’andamento di una campagna consente di intervenire prima<\/strong> di spendere inutilmente l\u2019intero importo.<\/p>\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

                Il mondo delle Facebook Ads necessita di competenza, tempo e budget. Vediamo 5 errori da non commettere: 1. Vendere a freddo, aspettandosi risultati immediati Su Facebook si lavora su tutti quegli utenti che mostrano un interesse verso un brand, ma non \u00e8 detto che siano pronti all’acquisto quando vengono raggiunti dalle inserzioni. E\u2019 importante quindi …<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":4898,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_seopress_robots_primary_cat":"none","footnotes":""},"categories":[14],"tags":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/4895"}],"collection":[{"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=4895"}],"version-history":[{"count":5,"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/4895\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":4903,"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/4895\/revisions\/4903"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/4898"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=4895"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=4895"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/wezem.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=4895"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}