Esistono oggi diverse maniere per creare pubblicità, alcune meno convenzionali di altre, tra queste ne troviamo una: Il Guerrilla Marketing.
Lo scopo del guerrilla marketing è quello di ottimizzare i risultati in una campagna pubblicitaria con uno sforzo economico non eccessivo, utilizzando metodi anticonformisti e spiazzanti.
Il guerrilla marketing nasce verso la metà degli anni ‘80, quando lo strumento principale per pubblicizzare i prodotti era la televisione, ma in quegli anni il mercato pubblicitario sul mezzo televisivo era dominato principalmente dai grandi brand, le piccole e medie imprese dovevano quindi creare delle campagne con un budget più esiguo.
Esistono diverse tipologie di guerrilla marketing, questi alcuni esempi:
– Marketing ambientale: In questo caso le pubblicità sono presentate su diversi elementi, includendo ogni superficie fisica disponibile, come ad esempio autobus, bagni pubblici, tazze per la colazione.
– Street Marketing: Il “marketing di strada” è utilizzato per incoraggiare i consumatori a ricordarsi del prodotto, richiamando la loro attenzione in strade ed aree pubbliche. Ad esempio uno spettacolo stradale (come un flash mob) per pubblicizzare un prodotto viene considerato parte di questa categoria.
– Guerrilla Marketing online: Anche sul web possono essere lanciate delle campagne facenti parte di ciò che definiamo “Guerrilla Marketing”, per esempio quando sui profili social i brand decidono di utilizzare dei meme per pubblicizzare un proprio prodotto. E’ fondamentale in questo caso dunque la figura del social media manager, il quale deve essere sempre aggiornato sui trending topics.
Per una strategia di Guerrilla Marketing vincente quindi è fondamentale infine rispettare tre concetti:
–Essere coerenti con la propria brand identity
–Non infastidire il consumatore
-Scegliere il luogo, fisico o virtuale, dove si concentra principalmente il nostro target di riferimento.